newsletter febbraio 2013

Visite di inizio anno!

Sono state quasi completate le vaccinazioni per la rinopolmonite equina, una malattia per cui, dopo gli episodianche mortali avvenuti anche in Piemonte qualche anno fa, le vaccinazioni erano state tralasciate. La sintomatologia, di tipo nervoso, polmonare, abortivo, ne fa una malattia temibile e per cui la vaccinazione diffusa costituisce una barriera alla diffusione del virus. Operare con lasalutedelcavallo ci ha permesso di pianificare queste operazioni e riprendere le fila della prevenzione, evitando di correre rischi immotivati se non dalla disattenzione. Prossimamente, verso marzo, inizieranno le visite di controllo e i prelievi peranalisi del sangue, un altro momento importante per la valutazione di problemi altrimenti sottovalutati.

.Se avete suggerimenti, critiche, proposte, fatemelo sapere, ditemi cosa vi interesserebbe, cosa non è chiaro o deve essere migliorato!


Inverno. Anche in questa stagione il cavallo ha bisogno di aria pura!

La stagione fredda ci fa spesso pensare che sia meglio “tenere dentro” il cavallo per evitargli le basse temperature. In realtà così possiamo anche rischiare di fare peggio, esponendolo all’aria viziata e carica di ammoniaca di ambienti piccoli. Un equino ha bisogno di molta aria per ogni atto respiratorio, e per lui l’ammoniaca, che si forma normalmente dall’urea presente in urine e feci in ambiente chiuso, è pericolosa, e può provocare forme di asma, altre malattie respiratorie e oculari. Uno studio ha mostratocome il contatto con questo elemento tossico sia favorito dal tenere la testa bassa, in posizione “di pascolo”, come il cavallo fa normalmente. Notare che non è una soluzione valida usare invece la vecchia “rastrelliera”, perché in quel caso si fa pure peggio, facendo inalare le polveri!

Prevenire queste forme non è questione di medicine, ma di attenzione nella gestione del cavallo. Alcuni consigli:
– lasciate molto il cavallo nel paddock, libero, il più possibile. E’ sempre il modo più sano di allevarlo.
– rimuovete frequentemente il letame, soprattutto da scuderie poco ventilate. Ma non troppo frequentemente.

Esistono evidenze scientifiche che  la rimozione migliore sia quella quotidiana selettiva, con la rimozione delle feci e NON la rimozione completa della lettiera.
– effettuate questa operazione con il cavallo fuori dal box
– lasciate aperte le finestre o le porte superiori, non cercate di ottenere caldo chiudendo gli ambienti. Se c’è bisogno di protezione dal caldo, usate le coperte, non l’aria chiusa!
– potete usare prodotti microbici (enzimi) o minerali che diminuiscono la produzione di ammoniacai
– non dimenticatevi del trailer! Durante il trasporto in un ambiente molto piccolo e non aerato la concentrazione di ammoniaca aumenta enormemente! Esistono forme di malattie legate al trasporto in ambienti non aerati che possono sfociare in episodi molto gravi.

Una novità importante: il Piano Prevenzione specifico per il cavallo senior (e non solo!)
Il cavallo anziano ha un posto speciale nei nostri affetti  Ci ha dato molto e merita altrettanto: non poteva mancare un Piano Prevenzione specifico, dedicato alle sue esigenze, di altissimo livello.

Sono orgoglioso di presentare lo standard più alto di cura per il cavallo con più di 15 anni, e non chiamiamolo anziano, non rende giustizia a tanti cavalli con questa età che hanno una grande attività sportiva.

La caratteristica fondamentale è la presenza di alcune analisi ormonali molto importanti,la misurazione dell’ACTH basale e quella della glicemia, per la diagnosi del morbo di Cushing e della sindrome metabolica, due forme gravi e che  necessitano di una diagnosi precoce e precisa. Vedere il nostro cavallo rotondo e con un pelo abbondante non è sempre un segno di salute. Può essere invece la manifestazione di una di queste insidiose malattie. Ma anche la situazione opposta, ancor di più, deve essere valutata attentamente.

Il Piano comprende anche  (su tre anni) una ricerca del sangue occulto nelle feci, altro esame fondamentale.

Oltre a queste analisi ci sono quelle ematologiche, il pareggio dei denti, le vaccinazioni, le visite di controllo.. Potete scoprire ulteriori dettagli alla pagina web che descrive meglio questa grande opportunità. Ladifferenza con il piano del cavallo sportivo sta nel minor numero delle vaccinazioni. Il cavallo anziano è già stato vaccinato molte volte ed in effetti non necessita di un’ulteriore stimolazione vaccinale. Pur senza perdere nessuna protezione, vengono effettuate due vaccinazioni contro tetano ed influenza e una per la rinopolmonite. Un giusto equilibrio, specifico per la situazione del cavallo oltre i 15 anni.

Tranquilli, se avete sottoscritto il piano per il cavallo sportivo e ora questo nuovo è invece migliore per le vostre esigenze: i piani esistenti verranno integrati e rimodulati! Nessun cavallo senior rimarrà senza la migliore assistenza!

Un consiglio: il cavallo oltre i 15 anni è frequentemente vittima di malattia oculari degenerative (cataratta, fondamentalmente). Il piano comprende già l’esame del fondo dell’occhio e la tonometria per la diagnosi precoce di cataratta e glaucoma, ma non trascurate di richiedere la copertura specialistica oculistica. Un euroin più al mese, una garanzia importantissima per tre anni. Il complemento ideale al piano dedicato al nostro migliore amico. Quando lui ne ha più bisogno.


Ritornato in commercio Desashock

E’ stato per molto tempo ritirato dal commercio per motivi amministrativi, (la modifica della confezione, niente di sostanziale) Desashock, un farmaco utilizzato da molti per forme croniche di vario tipo. Lo avevamo sostituito con medicinali diversi, ma chi lo usava puòcontattarmi per una nuova prescrizione. Ricordo a tutti che i programmi de lasalutedelcavallo prevedono, nell’ambito della cura del paziente, il recapito gratuito delle ricette per prescrizioni continuative. Se avete necessità di questo farmaco fatemelo sapere!

La destinazione finale (DPA o no, questa è la scelta) 

Le polemiche di questi giorni sulla carne di cavallo scatenano le solite affermazioni, talvolta fatte per puro allarmismo, In ogni caso ancora troppi proprietari NON compilano il riquadro dell’Allegato 9, quello in cui si sceglie la destinazione finale del cavallo:

  • DPA (Destinato alla Produzione di Alimenti)
  • non DPA (non destinato alla produzione di alimenti, talvolta indicato come “da vita”).
La differenza è sostanziale, comportando per i nonDPA l’esonero dalla tenuta dei registri e la possibilità di usare molti più farmaci evitando sanzioni pesantissime. Il mio consiglio è quello di scegliere non DPA, stante le regole attuali. In ogni caso, scegliete consapevolmente: se vi indirizzate verso quella DPA, siate diligenti nella tenuta e compilazione dei registri. Se avete incertezze chiamatemi, ne discuteremo insieme per una scelta pienamente consapevole.


Un cordialissimo saluto e sempre il più grande impegno per i vostri cavalli,

Corrado Colombo
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