la vaccinazione contro tetano ed influenza

un puledro colpito da tetano neonatale

Il tetano può manifestarsi pochi giorni dopo la nascita, approfittando dell'apertura dell'ombelico

Una tra le prestazioni più importanti, ma forse tra le meno comprese. Il tetano è mortale per gli equini, che sono la specie più sensibile a questa malattia. L’influenza equina è invece una malattia frequente nelle grandi concentrazioni di equini, come le competizioni o comunque i maneggi con molti soggetti ricoverati.

Per motivi economici le aziende produttrici uniscono queste due vaccinazioni in un unico prodotto, ma in realtà l’immunità determinata dal vaccino è molto diversa. Quella per il tetano è molto solida e, dopo la fase iniziale costituita da due vaccinazioni a distanza di un mese e un richiamo a distanza di otto mesi, dura anche più di un anno. Invece quella anti influenzale dura realmente circa sei mesi, periodo dopo il quale il livello di anticorpi nel sangue scende rapidamente e non c’è in realtà una vera protezione efficace.

Questo è il motivo per cui la Federazione Equestre Internazionale (FEI) richiede che il richiamo venga effettuato ogni sei mesi per ammettere i cavalli alle proprie competizioni. Anche in Italia valeva questa norma prima dell’ultimo cambiamento al regolamento nazionale FISE. Attualmente dal punto di vista normativo questa vaccinazione deve essere effettuata ogni anno per i concorsi nazionali e ogni sei mesi per i concorsi nazionali organizzati dalla FISE. Non osservare queste norme comporta una multa di 100 franchi svizzeri in concorsi internazionali e di € 100 in quelli nazionali.

La vaccinazione antitetanica-antinfluenzale può essere effettuata a cadenze maggiori di un anno, ferme restando le valutazioni individuali sul soggetto e sul suo stato di rischio. Qualora si desideri un’efficace protezione contro le epidemie influenzali è invece consigliabile mantenere, almeno per la valenza influenzale, un intervallo di sei mesi.

Distinguiamo quindi i cavalli che svolgono attività agonistica e dovranno essere vaccinati almeno ogni anno da quelli non agonisti per i quali la vaccinazione può essere effettuata ogni due o tre anni senza effetti negativi.

La vaccinazione antitetanica deve invece essere effettuata nella cavalla gravida prima del parto, affinché possa trasmettere una valida immunità al puledro, a cui dovrà comunque essere somministrata una dose di siero al momento della nascita.

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